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Un progetto a misura di donna

donne

La donna immigrata, anche in possesso di qualifiche alte, rischia di restare ai margini, assorbita dalla cura della famiglia e bloccata da una elementare conoscenza dell’italiano. Anche a Piacenza mancano occasioni di apprendiemento della lingua a livelli avanzati.
“La lingua è strumento indispensabile per mediare tra ciò che siamo e gli altri - fa notare Rita Parenti di Mondo Aperto -. Aiuta a seguire i figli a scuola, a cercare lavoro, a muoversi sul territorio... Se il livello di conoscenza resta basso, non si potrà che ambire a lavori poco qualificati”.
Nasce pensando a loro il progetto “Donna: leggere, scrivere, lavorare”, finanziato dalla Regione, in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Col supporto di Svep, nella sede dell’associazione “Fabbrica e Nuvole”, si è partiti formando i volontari. Il 5 febbraio è iniziato il corso di 50 ore di livello intermedio-avanzato per 30 donne (su 120 domande, segno di un bisogno reale). Alle iscritte è stato consegnato il libro di testo; on line possono consultare il materiale didattico messo a disposizione dalla casa editrice.
In contemporanea alle lezioni - ospiti dell’Mcl, partner del progetto con l’ente di formazione Cefal - si offre un servizio di baby sitting, “che in realtà è un percorso di potenziamento per i bambini, con attività preparate ad hoc e condotte dai volontari”.

Pubblicato il 21 marzo 2019

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