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Raddoppio Ires: «è una provocazione, colpito il volontariato»

bassettiIres

“Non è un dono, ma una provocazione”. Così il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, considera, in un’intervista pubblicata oggi da “La Repubblica”, il raddoppio dell’Ires, l’imposta sul reddito delle società, previsto dalla manovra per gli enti no profit e le realtà collegate alla Chiesa.

“Il nostro Paese sta vivendo un momento difficile, ma non mi sarei aspettato di vedere colpito il volontariato e tutto ciò che rappresenta – sottolinea il porporato -. Si tratta di migliaia di istituzioni senza fini di lucro, che coprono uno spettro enorme di bisogni ed esigenze, da quelle ambientali a quelle sanitarie, da quelle di supporto alla coesione sociale e di contrasto alla povertà a quelle ricreative, culturali ed educative”.
Il presidente della Cei sostiene, in merito al provvedimento, che “non siamo davanti a un problema dei cattolici o per i cattolici, ma dell’umanità del nostro popolo, quindi di dignità e rispetto per chi ha sempre operato con abnegazione e ha contribuito a tenere in piedi il nostro Paese”.

“La misericordia è il nostro metro di giudizio - afferma il card. Bassetti rispondendo a una domanda sul suo giudizio sul governo 5Stelle-Lega, un anno dopo l’inizio dell’incarico -. E le opere di misericordia sono ben 14, spirituali e corporali: vogliamo davvero disincentivare dal praticarle, proprio nel momento in cui il Paese ne ha più bisogno che mai?”.

Guardando alle condizioni del Paese, il porporato afferma che “l’Italia non sta bene; non è in pace con se stessa, geme”.
“I problemi sono molti, ma troppi, anziché riflettere, agitano paure o promettono miracoli”. “Eppure – ribadisce il Presidente della Cei -, la nostra storia ci ha consegnato esempi di politici cristiani e non che hanno fatto di tutto per proteggere il Paese, accompagnandolo per strade difficili; l’hanno fatto con dignità e rispetto della storia e della propria fede, religiosa e laica”.

Pubblicato il 27 dicembre 2018

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