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I genitori di Elisa, Costantino, Domenico e William dal Papa

05107 11012023 fotoVaticanMedia

Una luce di speranza, dentro una giornata di dolore: l'11 gennaio, nel primo anniversario della morte di Elisa, Costantino, Domenico e William, le loro famiglie hanno potuto incontrare papa Francesco a margine dell'udienza generale in aula Paolo VI. Un breve momento di dialogo nel corso del quale hanno consegnato al Pontefice il cofanetto con il cd delle canzoni composte dai ragazzi (uscito con Libertà a giugno), ricevendo in cambio una stretta di mano ed una carezza, accompagnati da un semplice "Lo so". Non una mera formalità, ma gesti di cura e di conforto, di fronte a un evento che nessuna parola umana sa né può spiegare.

Ad accompagnare i genitori dei due fidanzati Elisa e Costantino, Antonella e Giovanni Bricchi e Sabrina e Francesco Merli, i genitori di Domenico, Giusi e Carmine Di Canio, e la mamma e il fratello di William, Michela e Thomas Pagani (il papà purtroppo non è potuto essere presente), c'era don Stefano Segalini. 

La tragedia dei quattro giovani aveva sconvolto la comunità piacentina: la loro auto, per colpa della scarsa visibilità dovuta a una fitta nebbia, è finita in acqua mentre stavano percorrendo l'argine del Trebbia a Calendasco, un luogo di ritrovo caro ai quattro amici. 

Le famiglie da allora hanno iniziato un cammino insieme, che le ha portate a voler esaudire il sogno dei propri ragazzi - incidere un cd con i testi e le musiche composti da William, Costantino e Domenico, che loro stessi avevano salvato nella memoria del computer - associandolo ad una finalità solidale. Tutti i proventi vanno infatti a progetti di sostegno all'Ucraina martoriata dalla guerra, la terra che ha dato i natali a Costantino, adottato a 9 anni.

«Siamo quattro famiglie che, da quel giorno, sono diventate una nuova grande famiglia», hanno raccontato i genitori all'Osservatore Romano al termine dell'udienza. «Anche se è molto difficile - ha aggiunto Antonella, dipendente della Libreria diocesana "Berti" - dobbiamo imparare a trasformare l’assenza dei nostri figli in presenza».

Pubblicato il 12 gennaio 2023

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