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Radio Vaticana parla di don Paolo

La sorella Elena: “Noi lo ricordiamo così, affidato alle braccia di Dio”

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Radio Vaticana, nella trasmissione “In prima linea” condotta da Antonella Palermo, ha parlato il 26 marzo di don Paolo Camminati, sacerdote piacentino, assistente diocesano dell’Azione Cattolica, parroco di Nostra Signora di Lourdes e per diversi anni responsabile della Pastorale giovanile in diocesi e in regione, morto a 53 anni in seguito al coronavirus.
A parlarne, in diretta, la prof.ssa Elena Camminati, dirigente scolastica, già presidente di Azione Cattolica, e sorella di don Paolo.
Commoventi le sue parole nel rievocare gli ultimi giorni del fratello: “Era un ragazzone grande grosso, sempre pieno di vita e di salute – sintetizziamo le sue parole -. Nei giorni della prima manifestazione del coronavirus a Codogno, a pochi chilometri da Piacenza, lui ha iniziato ad avere la febbre. Sembrava una normale influenza. Col passare dei giorni, la febbre non scendeva ed è stato poi ricoverato in ospedale, dove dal 2 marzo è passato in terapia intensiva”.

      L'intervista alla prof.ssa Elena Camminati trasmessa da Radio Vaticana


“All’inizio eravamo increduli - racconta -. Nei primi giorni di ospedale abbiamo potuto parlare con lui attraverso messaggi, ci credevamo molto che lui potesse uscirne. I medici ci davano buone possibilità perché lui era giovane. In lui però il virus non è mai arretrato e lentamente gli ha portato via i polmoni”.
“Ci rendiamo conto ora - prosegue la prof.ssa Camminati - dalle centinaia di messaggi e lettere che riceviamo, che lui era, in maniera anche riservata, un riferimento per tanti ragazzi e giovani, per poveri di tante categorie, dai poveri di fede alle tante situazioni di fragilità e agli anziani. Il giovane infermiere che è stato vicino a lui nelle ultime ore ha fatto in modo di farci sapere che lo ha accompagnato con la preghiera. Ha potuto pregare accanto a lui tre Ave Marie. Per me è stato un segno molto bello. È stato un gesto molto importante”.

Negli ultimi mesi si era definito nella parrocchia di Nostra Signora di Lourdes il progetto di dedicare uno spazio nella vecchia canonica ad accogliere lavoratori precari che non possono permettersi una casa. “È l’eredità – precisa la giornalista di Radio Vaticana – che don Paolo affida a tutta Piacenza”.

Come leggere con gli occhi della fede questo calvario?
“È un’esperienza molto dura – aggiunge la prof.ssa Camminati -. Anche lui, nel mistero della Croce, si è affidato. In uno degli ultimi WhatsApp che mi ha mandato, scriveva: «Io mi fido, ma ho paura». Il medico ci ha detto che quando lo hanno intubato, aveva un’aria molto serena. E noi lo ricordiamo così, affidato alle braccia di Dio, nella certezza che ci sarà sempre vicino e intercederà per noi”.

Ascolta l'audio

Pubblicato il 27 marzo 2020

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