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Il Collegio S.Vincenzo e la sua Associazione ex allievi

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Funzione educativo-didattica: questo, l’obiettivo ispiratore di Jean Baptiste de la Salle, di Reims, che, dopo alterne vicende di accoglienza e di ostacoli, riuscì comunque nel suo intento di istituire una Scuola formativa e gratuita soprattutto per fanciulli e giovani tolti dalla “strada” e che avrebbero, per lo più, avuto un futuro di dubbia positività, e probabilmente miserrimo. Fu così, dunque, che nacquero i “Fratelli delle Scuole Cristiane di San (poi) Giovanni Battista de la Salle”, nel 1679, in Francia, religiosi educatori e docenti ma non sacerdoti, con la “missione” di dare formazione e scuola a quanti avessero frequentato i loro istituti man mano espansisi in Italia e nel mondo. Come è tutt’oggi. E nel 1843, la duchessa di Parma e Piacenza Maria Luigia d’Asburgo (già consorte di Napoleone Bonaparte) volle espressamente che i “Fratelli Lasalliani” dimorassero anche a Piacenza con la loro Scuola. Sorse lo “storico” Collegio San Vincenzo in quella che è da diversi decenni l’omonima via, che invece fino agli anni ’60 era intitolata a Giordano Bruno: un Collegio che si espandeva per una lunghezza e un’area dall’angolo su Via Scalabrini con la chiesa di San Vincenzo (oggi “Sala dei Teatini”) fino a circa trenta metri della via Gaspare Landi.

Leggi articolo alla pagina 10 dell’edizione di venerdì 5 febbraio 2016

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