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Padre Contardo: la vera allegria cristiana

Padre Secondo Ballati e Federica Villa


“Padre Contardo è stato un riferimento che ha incrociato la vita di tante persone stimolando a far meglio. La Fondazione di Piacenza e Vigevano è orgogliosa di aver fatto parte di questo progetto”: lo ha detto l’ing. Roberto Reggi, presidente dell’ente di via Sant’Eufemia alla presentazione del libro dedicato a padre Contardo Montemaggi, francescano morto nel febbraio 2021. L’iniziativa si è svolta all’interno delle manifestazioni dedicate ai 500 anni della basilica di Santa Maria di Campagna promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza.
Il dott. Pietro Coppelli, condirettore generale dell’Istituto di credito di via Mazzini, ha sottolineato l’impegno della Banca per riscoprire le personalità dei francescani di ieri di oggi che hanno segnato la vita del convento, dai beati Bernardino da Feltre e Marco da Bologna allo storico padre Andrea Corna a padre Contardo stesso in tempi recenti.


La capacità di ascoltare
A tratteggiare il percorso di padre Contardo sono state l’autrice del volume
(“Padre Contardo. L’allegria cristiana”  Edizioni Il Duomo) Federica Villa, e il superiore della comunità, padre Secondo Ballati. Padre Contardo - ha detto Federica Villa - è raccontato anche attraverso tante testimonianze di chi lo ha incontrato sul suo cammino. Emerge la sua capacità di mettersi in ascolto e di entrare on un rapporto stretto e di fiducia con le persone per mettere a fuoco le domande di verità che da sempre popolano il cuore dell’uomo. L’allegria di padre Contardo non era solo un atteggiamento superficiale, era una vera letizia spirituale che riempie il cuore dell’uomo. L’allegria respinge il demonio - scriveva Tommaso da Celano, il primo biografo di San Francesco -; l’essere “santamente giocondo” impedisce di cercare le gioie frivole passeggere e invita ad aggrapparsi in modo profondo a Cristo.

“Grazie a Dio per la vita di padre Contardo”
Padre Secondo ha ringraziato i presenti: “Siete venuti oggi non solo per il libro, ma per padre Contardo, come se lui fosse qui, come si va a una festa di compleanno. Vogliamo dire grazie a Dio per la sua vita”. Padre Contardo ha vissuto diverse stagioni, da quella giovanile con gli scout a Parma, all’arrivo a Piacenza negli ultimi anni della sua vita.
Non vogliamo presentarlo come santo - ha sottolineato -, come lui ce ne sono tanti altri; lui ha saputo farsi amare. Non conosco nessuno che abbia litigato con lui e che non abbia poi fatto pace. Padre Contardo non conservava rancore con nessuno. Era un uomo di riconciliazione e questo ha tanto da insegnare a tutti noi. L’allegria cristiana non vuol dire che nella vita ti va tutto bene, ma è la speranza che Cristo Crocifisso e risorto ci comunica attraverso la fede. Con padre Contardo anche noi diamo gloria a Dio.

L’arte di accompagnare le persone
Hanno poi portato la loro testimonianza Mario Girometti e Roberta Bonvini, il cui matrimonio è stato presieduto da padre Contardo, e Lodovico Lalatta, a nome del Masci, il Movimento Scout adulti di Piacenza. Padre Contardo - ha detto Girometti - era un accompagnatore, cioè camminava con noi. Il rischio di chi ti accompagna è il condizionare l’altro; lui sapeva porsi in ascolto, e insieme si cercava la strada. La Provvidenza ce lo ha donato; lo abbiamo incrociato proprio nel momento in cui avevamo bisogno di una guida.
Paolo Gorra e Lodovico Lalatta del Masci hanno raccontato del legame che unica padre Contardo all’esperienza Scout: lui c’era sempre, era sempre disponibile per ogni incontro e ci sapeva trasmettere la capacità di camminare insieme con il Signore.

Padre Contardo con padre Secondo durante lincontro del giugno 2018

Nelle foto: in altro, padre Secondo Ballati e Federica Villa, autrice del libro dedicato a padre Contardo; sopra, padre Contardo con padre Secondo in un incontro del giugno 2018.

Pubblicato il 17 novembre 2022

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